LICINI SEGRETO
Il 23 e il 24 ottobre, sabato e domenica, con il patrocinio di Regione Lombardia, il Circuito Lombardo MUSEI DESIGN promuove alcuni incontri nell'ambito dell'iniziativa Week end Musei e Archivi Aperti.
All'Archivio Cattaneo di Cernobbio, in particolare, verrà presentata la mostra LICINI SEGRETO, nel corso della quale saranno esposti e discussi documenti vari di Osvaldo Licini, per la gran parte mostrati per la prima volta e riguardanti non solo l'opera ma soprattutto il suo carteggio "segreto", che ben testimonia il pensiero, i dubbi e la poetica di quello che è stato il maggior pittore italiano del XX secolo.
Coltivare il dubbio è stata una costante dell'ispirazione di Licini. Pittore eccelso, poeta raffinato, intellettuale sensibile, se non filosofo, scriveva infatti nel '35 in una lettera aperta alla Galleria del Milione dei fratelli Ghiringhelli: «Dubitare non è una debolezza, ma un lavoro di forza come forgiare ... dimostreremo che la poesia può diventare sentimento ... »
Tra le opere esposte spiccano una bellissima Amalassunta e un Olandese volante azzurra, poi collages, cartoline, ritagli e due interessantissime selezioni di lettere, le prime indirizzate all'amico carissimo Franco Ciliberti e le successive alla cugina Olga.
Di Ciliberti infatti Licini fu sodale che eccelleva tra i pittori del cosiddetto Gruppo di Valori Primordiali in virtù di un superiore livello intellettuale che lo portava a essere l'interlocutore privilegiato del filosofo comasco.
È significativa a riguardo una sua lettera del 1° febbraio 1941, quando aderisce al Gruppo Como, nella quale riassume la tensione condivisa sul tema fondante del primordialismo:
«Ti scrivo dalle viscere della terra, la "regione delle madri" forse, dove sono disceso per conservare incolumi alcuni valori immateriali, non convertibili, certo, che appartengono al dominio dello spirito umano. In questa profondità ancora verde, la landa dell'originario forse, io cercherò di recuperare il segreto primitivo del nostro significato del cosmo. Perciò estinzione del contingente, per ora. Voi non mi vedrete così presto a Milano, né con la spada, né con le larve, né con gli emblemi. Cessato il pericolo, non dubitate, riapparirò alla superficie con la "diafanità sovrassenziale " e "senza ombra". Solo allora potrò mostrarti le mie prede: i segni rari che non hanno nome; alfabeti e scritture enigmatiche; rappresentazioni totemiche, che solo tu con la tua scienza potrai decifrare. Quella sarà la nostra ora.»
La mostra rimarrà aperta dalle 10:00 alle 18:00 con ingresso libero. Nei due pomeriggi saranno tenute lezioni di Paolo Filippo Galli, entrambe alle ore 17:00.