en-LE PREFIGURAZIONI PLASTICHE
apertura mostra
sabato 22 e domenica 23 ottobre 2022, dalle ore 10:00 alle ore 18:00
sabato 22 ore 17:00, conferenza di Mario di Salvo e Matteo Moscatelli sulla figura di Cesare Cattaneo
domenica 23 ore 17:00, presentazione del racconto "Storia di Mattia" a cura dell'autrice Gaia Rocchi
Introduzione alla mostra
Estratto da: IO. Il bigino di Cesare Cattaneo di Mario di Salvo
Dalla Fontana di Camerlata ai Progetti di un complesso alberghiero polifunzionale di Ivrea passarono a malapena 8 anni, nel corso dei quali Cattaneo riuscì, in quel breve tratto di vita professionale, a elaborare, progettare, ripensare e mettere in dubbio.
Guardando oltre: "oltre il razionalismo".
Purtroppo la morte interruppe nel 1943 una attività ricca di così imprevedibili prospettive. Pietro Lingeri - proprio lui che pur visse oltre i 70 - ripeteva spesso che «porta male essere grandi architetti a Como»: Sant'Elia morì a 28 anni, Terragni a 39 e Cattaneo a soli 31...! Non è possibile conoscere, ma sarebbe stato bello, cosa sarebbe stato dell'architettura italiana se quei maestri avessero avuto una sorte differente.
Certo è che l'architettura italiana, senz'anima, dell'ultimo dopoguerra, quella del boom, si rivelò sostanzialmente sorda e strumentalmente disinteressata agli ideali allora espressi. Chi doveva portarli avanti non lo fece. Ma ne resta testimonianza ancor viva e vivificante nel patrimonio di opere, di progetti e scritti di quei «compagni di lotta −e tra essi indubitabilmente Cesare Cattaneo− della nostra grande battaglia per un'arte pura, un'arte estremamente legata allo spirito, ma che ha per obiettivo finale quello di portare al mondo, all'umanità della civiltà attuale la felicità, usando dei mezzi che così prodigiosamente ci sono messi a disposizione, e questi mezzi devono essere guidati, devono essere guidati e illuminati dagli elementi dello spirito».*
* Le Corbusier alla Mostra postuma di Giuseppe Terragni del 1949.